MEDICI “COMPETENTI”

Intervento del dott.BRUGIAPAGLIA Cesare Presidente CAO dell’Ordine di Ferrara

“Quanto accaduto ai Medici competenti era prevedibile. Ma questo è il frutto di una insanabile tendenza della componente medica ed odontoiatrica a farsi del male da sola. Non mi è mai piaciuta l’ECM così come impostata e sostenuta anche dai nostri vertici.
Che l’aggiornamento debba essere un obbligo, non si discute. Ma deve essere e restare un obbligo deontologico e non soggetto all’indecoroso conseguimento di punti.
Chi può sostenere che quei colleghi, in realtà, non sono più preparati di altri o come gli altri? Solo per il fatto che a loro mancano un tot di crediti (peraltro, pare, dovuto ad un sistema informatico andanto in tilt)?
Ma ci si vuole rendere conto del fatto che, pur di raggiungere il famigerato punteggio, spesso si è costretti a partecipare a corsi, convegni, congressi (non sempre utili), con contenuti identici, con identici relatori, ma ubicati una volta a Roma, un’altra Milano e poi a Firenze? Si ingrassano solo le tasche del Ministero, degli Enti ad esso collegati, degli organizzatori e dei relatori.
Ci vorrebbe solo un pò di buon senso e gli Ordini potrebbero facilmente controllare, quando necessario, il reale aggiornamento degli iscritti, verificando se hanno frequentato dei corsi attinenti l’esercizio della propria professione, in epoche abbastanza recenti.
E’ ovvio che un medico non può non aver provveduto al proprio aggiornamento, che non può essersi fermato al solo esame di Stato abilitante.
Ma è altrettanto ovvio che un oculista, pur di conseguire il punteggio, non deve essere obbligato a frequentare un convegno sul carcinoma dell’utero.
L’improvvido e frettoloso depennamento effettuato dal Ministero, inoltre, potrebbe esser preso ad esempio dalle Compagnie di Assicurazione per non garantire la copertura, in caso di contenzioso, se un Collega, pur aggiornatosi coscienziosamente, pur essendo un valido professionista, non ha conseguito il numero di crediti previsti dalla vigente (e sbagliata) normativa.

Mi auguro che la nostra Federazione sia in grado di far presente, a chi di dovere, questi aspetti: che la serietà e le capacità professionali, non si quantificano mediante una svilente ed indecorosa raccolta di punti”.

Dott. Cesare Brugiapaglia

Presidente C.A.O. Ferrara